I Profeti parlano della venuta di Gesù per la salvezza del mondo; il Vangelo parla della seconda venuta del Signore per giudicare i buoni e i cattivi, come al tempo di Noè. Due volte viene il Signore, una per salvare e l’altra per giudicare, condannare, o premiare. Io ti devo dire come ci si prepara all’una, e come ci si prepara all’altra. Alla venuta del Signore che viene per salvare, bisogna che noi andiamo incontro a Lui. Lui è la via.
Dobbiamo metterci nella sua via per incontrarci con Lui, e qual è la via? Gesù è la Parola di Dio. Noi dobbiamo perseverare nella via della Parola di Dio. Come noi camminiamo nella Parola di Dio? Tutte le nostre azioni devono essere conformi ai principi della fede cristiana. Solo così noi ci mettiamo nella sua via e, camminando alla luce della Parola di Dio, ci incontreremo certamente con Gesù. D’altra parte teniamo presente la virtù regina dell’Annunciazione, quando l’Angelo annunziò alla Madonna la nascita di Gesù, per opera dello Spirito Santo. Dopo che l’Angelo ebbe chiarito come sarebbe avvenuto il concepimento, la Madonna rispose: «ecco la serva del Signore si faccia di me secondo la tua parola» (Lc 1, 38).
Quindi, la virtù regina della Madonna è appunto l’ubbidienza al Signore. La nostra ubbidienza alla fede ci serve per vivere come hanno vissuto Gesù e la Mamma sua, per poi incontrarci con loro. Dopo che ha voluto ubbidire alla volontà di Dio, alla parola dell’Angelo che è la Parola di Dio, Maria si è incontrata con Gesù e Gesù con Lei. È diventata Madre di Dio per opera dello Spirito Santo, il Figlio di Dio si è incarnato nel suo grembo. Come l’ubbidienza ha fatto sì che il Figlio di Dio si incarnasse in Lei, così per la nostra ubbidienza alla fede e alla legge di Dio, noi certamente ci incontriamo con Gesù.
Bisogna che noi rimaniamo sempre in cammino nell’ubbidienza. Il Signore ha stabilito che noi, camminando sulla strada dell’ubbidienza, togliamo ogni peccato che grava sulla nostra coscienza. La seconda parte della nostra catechesi si riferisce alla venuta del Signore per punire l’umanità. Ai tempi di Noè gli uomini e le donne erano diventati cattivi, non davano a Dio nessuna speranza di cambiare vita; per questo venne il diluvio universale, si trattava soltanto di andare all’inferno prima del previsto. Noè e la sua famiglia ripresero a popolare la terra. Gesù propone a noi una sola virtù, quella cioè di essere pronti. La prontezza ad accogliere il Signore che viene a giudicare l’umanità, cosa comporta?
La prontezza per essere salvi dal giudizio di Dio, dall’ira di Dio, consiste in questo: vivere sempre in grazia di Dio perché il Signore a chi è umile, ubbidiente e in Grazia di Dio, lo guarda con maggiore misericordia, e con maggiore benevolenza. L’ubbidienza, insieme con la virtù di essere pronti a ricevere Dio che viene, può servire anche per l’attesa del Signore nei momenti difficili dell’umanità e del Creato, come quello che stiamo vivendo noi. L’ubbidienza indubbiamente è necessaria per essere pronti, e senza peccato si capisce, dinanzi ad un eventuale giudizio di Dio e dell’umanità che certamente per tanti motivi è fuori strada.
L’ubbidienza deve essere appunto la virtù della prontezza, dell’essere pronti. Quando meno ce lo aspettiamo il Signore può senz’altro provarci individualmente, familiarmente, nelle istituzioni, nei continenti, nei popoli, nelle nazioni; nei continenti può mettere alla prova tutta l’umanità, tutta la creazione. In tante circostanze la Madonna lo ha detto: non riesco più a trattenere il braccio di mio Figlio; mio Figlio è indignato specialmente riguardo al mondo cristiano, e quello cattolico; è indignato perché i suoi fratelli le sue sorelle, i migliori cristiani non sono affianco a Lui per aiutarlo a salvare il mondo con la preghiera e con la testimonianza in questo momento storico così difficile dell’umanità e del Creato.
San Paolo scrive ai cristiani di tutti i tempi: «svegliatevi, svegliatevi la notte è avanzata viene il giorno» (cfr. Rm 13, 11-12). Qual è il giorno? Il Signore viene a Natale per salvarci, è può venire anche per dare una luce nuova, una nuova Pentecoste a tutta l’umanità togliendo di mezzo gli empi, e facendo davvero emergere una volta per sempre quelli buoni per continuare la storia dell’umanità e della Creazione secondo il disegno di Dio. Eleviamo al Signore le nostre preghiere, perché ci guardi con paterna misericordia e veda nel nostro cuore la buona volontà di camminare nella via del Vangelo. Siamo pronti per accogliere Dio?
Se noi, come la Madonna, saremo ubbidienti, ci troveremo in grazia di Dio, nell’umiltà e nell’ubbidienza, il Signore ci guarderà con molta misericordia, ci salverà e ci esonererà dall’ira di Dio. Collaboriamo con la Madonna a preparare il popolo di Dio ad accogliere Gesù, che è venuto sulla terra, non per giudicare, ma per salvare. Se l’umanità è infedele alle Grazie del Signore, possa essere risparmiata dall’ira di Dio mediante la preghiera dei buoni, per questo la Madonna ha insistito tanto di pregare il Santo Rosario.
Uniamoci alla preghiera della Madonna perché l’umanità e il pianeta possa essere liberata dall’ira di Dio che potrebbe venire su questa umanità che vuole essere a tutti i costi atea e materialista. Preghiamo dicendo il Santo Rosario ed evitando le cose brutte del mondo una volta per sempre. Non ci stanchiamo di dire il Santo Rosario da soli, nei gruppi e in famiglia. La Madonna aspetta il tuo Rosario, i nostri rosari. Preghiamo con tutto il cuore perché la Mamma Celeste e i Santi dei quali siamo devoti ci diano forza e coraggio, costanza, e fedeltà negli impegni che noi assumiamo come consacrati e come famiglia cristiana.
Gesù disse agli Apostoli mentre li mandava nel mondo: siate miei testimoni. Nell’umiltà del cuore, dobbiamo essere fieri testimoni del Signore specialmente in quello che dice Gesù e la Madonna: pregate e vigilate, pregate e fate penitenza per voi e per i peccatori. Rivolgiamo alla Madonna “l’atto di affidamento” secondo la formula di Papa Francesco, il quale ha compilato questa formula di affidamento alla Madonna secondo il desiderio della Madonna di Fatima, la quale vuole che tutti: personalmente e in particolare le famiglie, si consacrino al suo Cuore Immacolato. Mi raccomando, non riprendiamo ciò che abbiamo dato alla nostra Mamma Celeste. Lasciamo tutto nelle sue mani. Ella certamente custodirà tutti noi e la nostra speranza; è la Mamma che provvederà a tutto ciò che è necessario in questa vita terrena, e anche per la vita eterna. La Madonna ci stringa al suo Cuore, e certamente non mancherà di continuare sempre maternamente con il suo amore a tenerci stretti nel suo cuore