San Marco riporta nel suo Vangelo la reazione del demonio contro Gesù che lo voleva cacciare da un indemoniato. “Che c’entri con noi Gesù Nazareno? sei venuto a rovinarci, Io so chi tu sei, il santo di Dio”. Gesù lo sgridò: “taci, esci da quell’uomo”, e lo spirito immondo straziandolo e gridando forte uscì da lui. Questo potere che Gesù ha sul demonio non soltanto lo ha esercitato in passato, ma lo esercita anche oggi, purché tu lo chieda a Lui.
Ci sono alcune condizioni: “un uomo che era nella Sinagoga….”, quindi per essere liberati dal demonio bisogna venire al Tempio per pregare; inoltre bisogna incontrarsi con Gesù, perché soltanto Lui ha il potere di mandare in rovina non soltanto il demonio dall’indemoniato, ma tutto il regno di satana. Satana davanti a tutti quelli che conoscevano Gesù, e che avrebbero conosciuto il Vangelo, riconobbe la potenza di Gesù; disse gridando che non aveva nulla in comune con Lui.
Sono nemici che si combattevano, si combattono e si combatteranno per conquistare gli uomini e le donne per il proprio regno: il Paradiso e l’inferno. La potenza divina che domina e umilia la potenza dell’inferno, Gesù ce l’ha anche oggi. Bisogna andare al Tempio: alla Chiesa per pregare e ricevere i Sacramenti; il peccatore deve andare alla Chiesa e chiedere il perdono dei peccati per poter cominciare una vita secondo la fede. Molti cristiani del nostro tempo non si presentano a Gesù per essere liberati dai peccati, e ottenere la riconciliazione con Dio e con il prossimo. I confessionali sono stati tolti da molte chiese, perché nessuno chiede di confessarsi.
Una parte non trascurabile di coloro che chiedono di confessarsi, scambiano il confessore con uno psicologo dal quale vanno per trovare un po’ di sollievo alle pene che li affliggono; per questo motivo, non fanno altro che confessare i peccati degli altri di cui loro si sentono vittime. Oggi il mondo ritiene che satana è più forte di Gesù, non sono pochi gli uomini e le donne che frequentano personaggi equivoci che fanno fatture, predicono il futuro, credono che le stelle abbiano un influsso decisivo sul loro destino. In America è stata fondata la chiesa di satana, che va sempre più estendendosi nei vari paesi del mondo. Se questo è nella mentalità della gente, non è perché Gesù non sia potente come era allora su satana, ma perché la gente non si presenta più nel Tempio, non si presenta al sacerdote mediante il quale Gesù libera dai peccati e dona la vita divina.
Il Vangelo dice che Gesù comandò al demonio di tacere: “taci, esci fuori da quell’uomo, lo spirito immondo il demonio straziandolo e gridando forte uscì da lui”. Il demonio quando ha preso possesso della mentalità e della volontà degli uomini e delle donne, strazia il loro cuore: “straziandolo, e gridando uscì fuori”. Una volta riconciliati con Dio, i peccatori devono fare i conti con la reazione del demonio. Li strazia con le passioni violente, con l’ostinazione più diabolica, con una ribellione assurda contro i sacerdoti, i genitori, le autorità, contro chiunque si permette di disapprovare quello che fanno. La ribellione e l’impurità straziano anche i più buoni che forse dapprima in modo incauto, ingenuo, avevano frequentato persone e ambienti che hanno il potere di trascinare nel peccato chiunque li frequenta. Quando il mondo che rifiuta Cristo, con i suoi tentacoli, ha preso possesso della mentalità e dei desideri di un uomo e di una donna, vuole che vada a compimento l’itinerario della loro malizia. Non li lascia se prima non toccano il fondo della degradazione, dell’impurità, della ribellione.
Perché avviene questo? Perché non ci presentiamo nel Tempio, non ci presentiamo a Gesù, non cominciamo una vita ricca di preghiera, e di opere buone. Inoltre non siamo umili abbastanza per chiedere perdono e la Grazia di cominciare una nuova vita. Che meraviglia se il mondo si presenta più forte di Dio! È un’illusione perché la potenza che Gesù aveva allora, riconosciuta da satana, l’ha ancora oggi. Dobbiamo tornare di nuovo al Tempio, presentarci a Gesù, tornare ad ubbidire alla fede che abbiamo ricevuto nel Santo Battesimo. Soltanto allora avremo l’esperienza della potenza di Cristo. Non ti impressionare se il demonio vuole straziarti e farti gridare forte contro Cristo, contro la Chiesa, contro chi si permette di dirti che stai andando fuori strada.
Cerca di essere umile; tutte quelle voci di ribellione e di passione che sono dentro di te, sappi che vengono da satana; ma se tu ritorni a vivere di fede, se sei con Gesù, con la Parola di Dio, con i Sacramenti, se tu sei davvero nel Tempio dinanzi a Dio Onnipotente, dinanzi all’Eucaristia, il demonio immondo uscirà non soltanto da te, ma dalla tua famiglia, dalle istituzioni, dal mondo perché Cristo ha vinto il demonio, ha vinto il mondo; siamo noi che “non vogliamo che Costui regni su di noi, il suo Sangue ricada su di noi e su i nostri figli”. Siamo disposti a prenderci la maledizione di Dio con tutte le sue conseguenze, pur di non avere a che fare con Lui.
Preghiamo specialmente perché Gesù ci liberi dalle fragilità che ci impediscono di camminare seriamente sulla via del cristianesimo; in quelle fragilità si annida satana. Preghiamo nel Tempio, nella sua Chiesa, con Gesù, perché possiamo essere liberati dall’influsso del demonio; in modo da ristrutturare la mentalità e la volontà, e cominciare a scegliere il bene e a rifiutare energicamente il male. Alcuni brani della Bibbia nel loro linguaggio profetico, ci aiuteranno a comprendere il mistero della preghiera che diventa dialogo di amore con Dio. Dio il quale è pieno di misericordia, non abbandonò il popolo che lo aveva tradito andando al culto di Beilal; era il demonio specializzato ad infiammare la sessualità senza freni e senza nessuna regola morale; le orge sfrenate avvenivano sotto forma di culto a questa divinità. “E li vide mentre erano oppressi, ascoltando la loro preghiera, e si ricordò del suo Testamento, e si pentì nella grandezza della sua misericordia”.
Sta scritto: si pentì, perché cambiò quello che sembrava volesse fare per rovinarli. Ora in Dio tutte le cose sono immutabilmente fissate: Egli nulla compie per una decisione improvvisa, senza che abbia previsto fin dall’eternità, che l’avrebbe compiuta. Però nelle vicende delle creature in questo mondo, Dio nella sua eternità senza il tempo, mirabilmente le governa, perché è svincolato dal tempo. Gesù è Dio che è entrato nel tempo dove si svolge la nostra storia nel corso dei secoli. Tutto quello che è presente nella eternità, Gesù lo realizza nel tempo. A noi sembra che Dio agisca per un moto volontario e a volte improvviso, e invece compie quello che ha disposto nell’ordinamento della sua Provvidenza. Dio per mezzo di Gesù opera nel tempo quello che ha programmato nell’eternità; il suo disegno è a noi nascosto. Dio ha creato il tempo e nel tempo ha fatto dal nulla tutte le cose che sono. Per noi è impossibile capire come è rimasto fuori del tempo.
Egli vede realizzate nel tempo, quello che è presente a Lui fin dalla eternità. Dall’eternità le ha viste in quel tempo che Egli ha assegnato a ciascuna cosa; Egli nell’eternità compie le cose passate e, se sono future, già le ha compiute. E chi può esser capace di comprendere questo? “E li vide mentre erano oppressi, ascoltando la loro preghiera; e si ricordò del suo Testamento”, certamente del Testamento eterno, “che aveva stabilito con Abramo”, non di quello Vecchio con Abramo e destinato ad essere abolito, ma di quello Nuovo fatto da Cristo che si nasconde nel Vecchio. E si pentì nella grandezza della sua misericordia. Egli compì quello che aveva stabilito, ma aveva appunto previsto quello avrebbe concesso agli Israeliti pentiti, che lo pregavano. È indubbio infatti che a Dio non sfuggiva la loro stessa preghiera, quando ancora non c’era e doveva avvenire in futuro.
Non con le labbra, ma col cuore dobbiamo pregare Iddio. “Con la mia voce ho gridato verso il Signore”, cioè non hai gridato con la voce del corpo, la cui sonorità risulta dalla vibrazione dell’aria, ma con la voce del cuore, che è silenziosa per gli uomini e per le donne, ma al cospetto di Dio suona come un grido di angoscia. Susanna fu esaudita quando invocò l’intervento di Dio con lo strazio del cuore, accusata da falsi testimoni. Con questa voce il Signore stesso ci ha insegnato a pregare senza rumore: “nei luoghi chiusi”, cioè nel segreto del cuore .
E non si venga a dire che si prega meno intensamente per il fatto che nessuna parola esce dalla nostra bocca. Infatti anche quando preghiamo silenziosamente nel nostro cuore, se dei pensieri estranei vengono a distrarci dal nostro raccoglimento, non possiamo più dire: “con la mia voce ho gridato verso il Signore”. Possiamo correttamente pregare col cuore quando la nostra anima, libera dal tumulto delle passioni e dei desideri terreni, non sente più i rumori del mondo sconvolto dalla bufera di innumerevoli peccati; nel silenzio di un raccoglimento profondo, l’anima da sola parla al Signore.
Allora questa preghiera si può ben chiamare grido, a motivo del vigore della tensione che anima la sua invocazione. “E mi ha esaudito dal suo santo monte”. Il monte nel linguaggio biblico è quando noi preghiamo distaccati da tutti e da tutto. “Gesù salì sul monte a pregare”, significa che si ritirò in un luogo appartato dove, lontano dalle occupazioni e dalle preoccupazioni, sentiva la voce del suo cuore che parlava con Dio, e la voce di Dio che gli parlava nel cuore. “dal suo santo monte, mi ha esaudito” Il Padre lo esaudiva nella preghiera, in quanto abitava in Lui; è più chiaro però e più semplice intendere che Dio lo ha esaudito per la sua giustizia. Era giusto infatti che l’Innocente ucciso, al quale è stato retribuito male per bene, risuscitasse dai morti, e ripagasse i persecutori con degna mercede. Leggiamo infatti: “la tua giustizia è come i monti di Dio”.