Quando pensiamo a Santa Caterina da Siena sono tre le caratteristiche che distinguono la sua figura mistica: la totalità della sua appartenenza a Gesù, l’infusa sapienza ed il coraggio. Il giglio ed il libro sono le rappresentazioni iconografiche che la distinguono.
Le opere di Santa Caterina da Siena
Da questa straordinaria Santa ci arrivano degli scritti eccezionali:
- Il dialogo della divina provvidenza
- L’epistolario
- Raccolta di lettere
Queste opere saranno decisive per proclamarla dottore della Chiesa il 4 Ottobre 1970, per volere di Paolo VI.
La vita
Santa Caterina nasce a Siena nel quartiere di Fontebranda il 25 Marzo 1347.
I genitori, Jacopo Benincasa e Lapa di Puccio de’ Piacenti, daranno al mondo 25 figli, Caterina sarà la 24esima. Avrà una gemella di nome Giovanna morta prematuramente alla nascita. Santa Caterina inizierà presto il suo intimo rapporto con il cielo: A soli 6 anni infatti le apparirà Gesù vestito da Papa, dove sul capo sarà ricoperto da tre corone insieme ad un manto rosso. Accanto a Lui vedrà San Pietro insieme a San Giovanni e San Paolo.
La sua vita già a sette anni è dettata all’insegna di digiuni e penitenze, periodo nel quale farà anche voto di castità. È Raimondo da Capua, suo biografo, che ci illustra come la vita della Santa, fin dalla più tenera età, abbia un percorso che tende alla rettitudine Cristiana caratterizzato dalla mortificazione(infatti utilizzerà il cilicio) e dalle privazioni, sostituendo la carne con erbe crude.
I Domenicani saranno il suo primo approdo come strumento per portare le anime al Signore, desiderio non semplice da realizzare in quanto i genitori volevano farla sposa fin da giovanissima. Infatti a soli 12 anni si ribellò ad essi tagliandosi i capelli e rinchiudendosi in casa coprendo il suo capo con un velo. Un giorno però il padre desistette, in quanto vide una colomba sovrastare la figlia durante una preghiera.
Nel 1363 entrò a fare parte delle “mantellate”, un terz’ordine laicale, dove fece i voti di obbedienza, povertà e castità. Anche se analfabeta il Signore le diede il dono della lettura, imparando a scrivere, facendolo però molto spesso sotto dettatura.
Le nozze Mistiche
Nel 1367 riceverà da Gesù un anello ricoperto da rubini; tra di loro si stabilisce un rapporto molto intimo e intenso, tale da arrivare ad uno scambio di cuore. Da questa unione ha inizio la sua attività di carità verso i poveri e gli ammalati, soffrendo per il mondo intero che è pervaso dal peccato e dalla corruzione.
L’Europa è invasa da carestie e pestilenze, non mancano nemmeno piaghe come quelle della guerra: quella civile in Francia e le lotte interne in Italia.
Le lettere
Negli scritti di Santa Caterina si può avvertire tutto il suo dolore per la realtà che la circonda. Dolore che però viene trasfigurato dal suo dolcissimo e materno amore.
Infatti nelle sue Epistole, Ella riesce a essere ferma e perentoria senza perdere la sua dolcezza, segno dell’amore e della sofferenza.
Per la causa di Cristo
Per la sua totale devozione a Cristo ebbe da patire varie sofferenze; fu testimone di alcune manifestazioni tra le quali ricordiamo:
- Lotta con il maligno;
- levitazioni;
- estasi;
- bilocazioni;
- dialoghi con Gesù.
Ebbe anche “una prima morte” dove vediamo separarsi da Essa lo spirito dalla carne, segno dell’amore e dell’unione con Cristo.
Ricevette le stimmate l’1 Aprile del 1375 nella Chiesa di Santa Cristina, dopo il periodo di peste a Siena, nel quale non lesinò la sua assistenza agli ammalati.
Sempre in quell’anno, cercò di convincere i capi di Pisa e Lucca a non prendere parte alla lega antipapale indetta da Firenze, che si trovava in combutta con i legati Pontifici.
Morirà a 33 anni il 29 Aprile 1380, visse infatti gli stessi anni di Cristo, amore inconfutabile della sua vita.
Santa Caterina oggi
Benedetto XVI durante l’udienza generale del 2010 afferma riferendosi alla Santa:
«Il secolo in cui visse – il quattordicesimo – fu un’epoca travagliata per la vita della Chiesa e dell’intero tessuto sociale in Italia e in Europa. Tuttavia, anche nei momenti di maggiore difficoltà, il Signore non cessa di benedire il suo Popolo, suscitando Santi e Sante che scuotano le menti e i cuori provocando conversione e rinnovamento».