Santa Margherita da Cortona nasce a Laviano nel 1247. È una donna di umili origini, viene battezzata nell’antica pieve di Pozzuolo Umbro (attuale chiesa dei Santi Pietro e Paolo). Resterà orfana di madre molto giovane e vivrà con il padre e la matrigna, la quale tenterà in tutti modi di ostacolarla e umiliarla. La situazione non piacevole spinse Margherita a lasciare la casa paterna a soli 17 anni per un uomo, un tale Arsenio che le promise un matrimonio che non avvenne mai. Visse questa situazione di concubinato con sofferenza che tentò di espiare con opere di carità.
La svolta che cambia la vita di Santa Margherita da Cortona: Arsenio viene assassinato.
Dopo ben nove anni di convivenza, il suo amante verrà assassinato e lei ritroverà il suo corpo grazie al suo cane che la guiderà fino al corpo esanime.
Margherita da Cortona, quindi, resterà sola e senza nessun aiuto che possa sostenerla perché suo padre non la accetterà più in casa (dietro consiglio della matrigna); di contro la famiglia di Arsenio non gli riconosceva nessun diritto a restare nel castello in quanto non erano sposati.
Pensò subito di cercarsi un altro uomo, ma abbandonò subito l’idea e si mise sotto la direzione dei frati minori che la accolsero come una figlia.
Inizierà un periodo di mortificazione della carne e dello spirito, utilizzerà il cilicio e si asterrà dal mangiare carne, uova e formaggio. Entrerà a far parte del terz’ordine Francescano solo nel 1277 in quanto ritenuta troppo bella e giovane, in considerazione anche del suo passato.
Dopo un periodo di digiuno e sofferenza morirà il 22 Febbraio 1297. Fu Santificata da Benedetto XIII il 16 Maggio 1728.
Testo della Novena a Santa Margherita da Cortona
Video della Novena a Santa Margherita da Cortona sul nostro canale Youtube

Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sórdido, bagna ciò che è árido, sana ciò che sánguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.