La storia di S. Gemma Galgani, mistica, religiosa e devota fino alla morte a ns. Signore Gesù Cristo, temuta dal diavolo negli esorcismi.
Ogni Venerdì sul suo corpo riviveva la passione di Gesù, parla con l’angelo custode e conduce una vita di penitenza.
Ma chi era santa Gemma Galgani, qual era la sua vita?
Leggiamo la storia…
Gemma Galgani nasce a Borgonuovo di Camigliano in provincia di Lucca il 12/03/1878, il nome “Gemma” viene dato dallo zio paterno, nome che non piacerà alla madre perché non vi erano santi in paradiso con quel nome, sarà il parroco don Olivo Dinelli di Gragnano a convincerla del contrario quando dirà che Gemma potrebbe essere colei che avrebbe colmato quella mancanza in paradiso divenendo santa. Un augurio o una profezia?
Infatti ben presto Gemma dà prova della sua unicità già all’asilo, la quale apprendeva molto velocemente tutto ciò che riguardava il regno celeste, dimostrando una devozione che era impensabile per la sua tenera età.
La storia di S. Gemma Galgani viene subito segnata da due eventi particolari, che la segneranno per tutto il resto della sua vita, infatti la madre di Gemma affetta da tubercolosi, rimane spesso a letto in quanto lo stato di salute non le permette di alzarsi.
La preoccupazione per la madre
La situazione materna arrecherà molta preoccupazione alla figlia, che nel frattempo frequenta il catechismo per ricevere la cresima, che riceverà 26 Maggio 1885 nella chiesa di San Michele in Foro da mons. Nicola Ghilardi arcivescovo di Lucca, il martedì dopo la pentecoste. Dopo la funzione, mentre assiste alla messa riceve la sua prima locuzione interiore, cioè sente una voce dentro che le dirà:
«Tutto ad un tratto una voce al cuore mi disse: “Me la vuoi dare a me la mamma?”: “Sì risposi ma se mi prendete anche me”. “No mi ripeté la solita voce dammela volentieri la mamma tua. Tu ora devi rimanere con il babbo. Te la condurrò in Cielo, sai? Me la dai volentieri?”. Fui costretta a rispondere di sì.»
La madre di Gemma Galgani morirà il 17 settembre 1886, ma Gemma lo saprà solo circa 2 mesi dopo la cresima, morte alla quale non assiste, perché allontanata dal padre in via precauzionale. Infatti gemma si trovava dagli zii Materni a San Gennaro quando ricevette la notizia, alla quale reagì come possiamo comprendere in modo poco sereno.
La storia di S. Gemma Galgani ed il suo primo incontro con l’Eucarestia.
In preparazione alla comunione, al principio del 1887 si recò presso le Suore Oblate dello Spirito Santo, fondate da suor Elena Guerra (beatificata nel 1959), per impararvi il catechismo. Come ella stessa narra nell’Autobiografia, quelli furono mesi di forte impatto spirituale; nel mese di giugno, due settimane prima della comunione, e precisamente a partire dal 6 giugno, partecipò al ritiro spirituale nel convento.
La passione di Gesù impressa nel suo cuore
Incontro con Camilla Vagliensi
La conoscenza con Camilla Vagliensi è breve ma inteso, è infatti durante questi incontri, che la religiosa delle Oblate le spiega un brano del vangelo con un particolare rivolto alla Passione di nostro Signore Gesù Cristo. Questo particolare la colpisce in modo tanto incisivo da costringerla a letto con la febbre per una giornata. La conoscenza con essa è breve, non la rivedrà più durante gli studi e morirà un anno dopo nel 1888. In questo stesso ritiro, conoscerà Monsignor Giovanni Volpi, il quale diviene suo confessore e guida spirituale.
La morte del padre di S. Gemma Galgani
La malattia della moglie, debiti ed altre spese portarono Enrico Galgani a vendere alcuni immobili che aveva, non bastarono però a coprire i debiti che aveva accumulato che lo portarono a sequestrargli anche i mobili. Vissero dunque di carità, nella quale Gemma si dimostrò molto forte e matura senza dare segno di cedimenti, anzi andò a lavorare in una sartoria.
L’11 novembre del 1897 Il padre di Gemma, Enrico Galgani si spegne per un tumore alla gola. I creditori presero d’assalto la casa dove abitavano e si portarono via tutto lasciando quei poveri figli senza nulla. Una situazione disperata nella quale troverà aiuto dalla sorella Carolina, che la prenderà in casa con sè insieme al marito nella località di Camaiore. In questo periodo di circa un anno, verrà chiesta in sposa da due giovani illustri del paese, ma lei rifiuterà seccamente le proposte in quante aveva già scelto la vita religiosa.
Per lei queste proposte rappresentano un pericolo, quindi decide di tornarsene a Lucca da zia Elisa.
La malattia e la successiva(miracolosa) guarigione nella storia di Santa Gemma Galgani
Gemma viene colpita da osteite alle vertebre lombari con ascesso freddo agli inguini, che le causano dolori lancinanti ai reni, in più un otite media purulenta le causerà dei terribili mal di testa.
Non volle minimamente farsi curare, quindi tutte le patologie che aveva si aggravarono, costringendola in un letto ormai senza nessuna speranza.
Durante questa degenza forzata viene in contatto con San Gabriele dell’addolorata(allora venerabile), il quale come lei stessa scriverà nella sua autobiografia, pregava con lei, avvertendone anche la presenza corporea.
Giulia Sestini (una sua maestra), la stessa persona che la porta a conoscenza di San Gabriele dell’addolorata, le consiglia di fare una novena a S. Margherita Maria Alacoque(a quel tempo beata), novena che porterà a termine con molto fatica per via della malattia.
Un giorno mentre stava per recitarla, un’altra locuzione interiore le disse se voleva guarire, ma ella nulla rispose. La stessa voce le annunziò che sarebbe comunque guarita, cosa che infatti avvenne nella meraviglia generale.
S. Gemma e l’incontro con la Famiglia Giannini
Durante la preparazione del Giubileo del 1900 conosce Gaetano Guidi, un passionista che insieme ad altri suoi confratelli erano mandati dal Papa per predicare nella cattedrale di San Martino. Con esso lei riuscì ad aprirsi totalmente, il quale le concesse di fare i tre voti (castità, povertà, obbedienza) per un breve periodo con la possibilità di rinnovarli in seguito.
Santa Gemma Galgani nello stesso periodo entra in contatto con la famiglia Giannini tramite l’anziana Cecilia che abita con il fratello Matteo e la consorte, insieme ai dodici figli.
L’anziana, incuriosita dalla sua storia la porta a casa per raccontare il miracolo avvenuto durante la malattia ed una cosa che colpirà Cecilia sarà la sua riservatezza e silenziosità. Padre Gaetano diventa la figura cardine tra Gemma Galgani e la famiglia Giannini, perché erano soliti dare ospitalità ai passionisti e quindi li conosceva bene.
Gemma cominciò a frequentare casa Giannini, tutti, soprattutto i bambini, cominciarono ad affezionarsi a lei, finché la signora Cecilia non chiese alla zia di poterla ospitare stabilmente. Passò con essi gli anni più significativi della sua breve esistenza, dando esempio di fede cui rimase attratta in modo particolare Eufemia Gemma Giannini.
Gli anni in casa Giannini
Conoscerà padre Germano Ruoppolo che diventerà il confessore di Gemma e padre spirituale. Sarà lo stesso padre Germano a ordinare a Gemma la sua autobiografia “il quaderno dei miei peccati”. In questo periodo Gemma Galgani lotta con il demonio che le lascia segni visibili sul corpo. In quest’occasione avrebbe bruciato anche il “quaderno dei miei peccati”, i quali segni di bruciatura sarebbero da attribuire ad esso.
Diario di Santa Gemma bruciato
Nel 1902 Gemma Galgani afferma di essere stata informata da Gesù, durante un colloquio estatico, della volontà dello stesso di fondare un convento in Lucca di suore passioniste, ed ella inizia a dedicare ogni suo sforzo per la fondazione del monastero, che però avverrà solo pochi mesi dopo la sua morte.
Il periodo della Pentecoste del 1902 vide peggiorare la salute di Gemma Galgani. Il 21 settembre 1902 si ammalò gravemente di tubercolosi.
Casa morte Santa Gemma Galgani
Nell’agonia Gemma disse di affrontare un’estasi dolorosa la notte del Venerdì Santo, per poi morire intorno alle 13:30 dell’11 aprile 1903, Sabato Santo. Aveva solo 25 anni.
Il suo corpo viene rivestito con l’abito Passionista, l’ordine in cui ella avrebbe voluto entrare. Le sue spoglie sono conservate nel monastero delle suore Passioniste di Lucca.
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Recita la novena a Santa Gemma Galgani
Il sito delle suore Passioniste di Lucca