I. O glorioso s. Stanislao, che fino dai primi vostri anni tante amaste la purità da cadere in deliquio ogni qualvolta vi avveniva di udire discorsi men regolati, otteneteci dal Signore la grazia di aborrire sempre tutto quello che potesse menomamente contaminare una virtù così bella e così preziosa.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
II. O glorioso S. Stanislao, che malgrado gli scandali e le derisioni della gioventù la più discola, sapeste udir così bene l’applicazione agli studi con l’esercizio della pietà da divenire l’oggetto dell’ammirazione comune, tanto poi vostri progressi nella carriera delle scienze, quanto per la continua unione col vostro Dio, ottenete a noi tutti la grazia di disimpegnar sempre con perfezione tutti i doveri del nostro stato, e di andar sempre crescendo nel santo timore di Dio, che è la sorgente ed il principio della vera sapienza.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
III. O glorioso s. Stanislao, che lungi dal difendervi o lamentarvi dell’ingiustissima persecuzione che vi mossero per ben due anni il vostro fratello e il vostro zio, Tino a caricarvi di ingiurie, di calci e di percosse, parlaste sempre il linguaggio della carità e della dolcezza, e non rispondeste a tante villanie che col servire i vostri persecutori negli uffici più bassi, e più vili, ottenete a noi tutti la grazia di soffrir sempre con inalterabile rassegnazione, e contraccambiare coi benefici qualunque torto ci venga fatto dal nostro prossimo.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
IV. O glorioso s. Stanislao, che, miracolosamente risanato da Maria santissima, la quale vi degnò di sua visita, risolveste di eseguire ad ogni costo il suo replicato comando di entrare nella compagnia di Gesù, quindi distribuiti ai poveri i vostri abiti signorili, passaste a piedi da Vienna a Roma in arnese da pellegrino, ed accattando la limosina per le strade, impetrateci dal Signore la grazia di preferire sempre la povertà alle ricchezze, e di corrispondere fedelmente a tutte le divine ispirazioni a costo di qualunque incomodo o di qualunque sacrificio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
V. O glorioso s. Stanislao, che nel lungo vostro viaggio foste miracolosamente sottratto al furore del fratello, poiché una forza invisibile gli arrestò i cavalli lungo la via, quindi, entrate voi, senza avvedervene, in una Chiesa di Luterani in Dolinga, riceveste dalle mani degli Angeli la divina Eucaristia, e con essa ineffabili consolazioni, otteneteci dal Signore la grazia di mettere sempre in Dio solo lo nostre confidenze, e di aspettare solo dal cielo il necessario soccorso in tutte lo circostanze di nostra vita.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
VI. O glorioso s. Stanislao, che, appena entrato nella Compagnia di Gesù, diveniste il modello dei più provetti nell’osservanza delle regole, nel fervore della pietà, quantunque abbondasse il noviziato di personaggi illustrissimi per santità e per sapere, otteneneteci dal Signore la grazia di precedere sempre i nostri fratelli in ogni genere di virtù, affine di sempre più assicurare 1’anima nostra, cooperando con tutte le nostre forze alla salvezza delle altrui.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
VII. O glorioso s. Stanislao, che professaste mai sempre una devozione sì tenera alla santa vergine Maria, da non fare alcuna letteraria composizione se non sopra le sue virtù ed i suoi pregi, da non udirne le lodi senza accendervi in volto, da non scontrarne la immagine per le strade senza arrestarvi per salutarla, da non coricarvi a riposo senza implorare col volto a terra la sua materna benedizione, otteneteci dal Signore la grazia di consacrarci interamente al servizio della comune Madre Maria, e di niente omettere di quello che conosciamo opportuno a fomentare in noi ed accendere nei nostri prossimi una devozione cosi utile e così doverosa.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
VIII. O glorioso s. Stanislao, che consumato dalle veglie, dai digiuni, dallo penitenze, e molto più dalla vampa dell’amor divino che arse continuamente nel vostro petto, voleste morire da povero e da penitente sul nudo suolo, ma con tale serenità di spirito e di volto da intenerire fino alle lacrime tutti gli astanti, otteneteci dal Signore la grazia di mortificare continuamente tutte le nostre passioni, e di condurre una vita così penitente e così fervorosa, da affrontare con giubilo l’estremo punto, e meritar dopo morte l’eternità degli eletti.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
IX. O glorioso s. Stanislao, che per l’innocenza conservata fino alla morte meritaste di rimanere incorrotto nel vostro corpo, e di mandare dal vostro sepolcro una fragranza di paradiso, quindi dall’alto del cielo imploraste ed otteneste la conversione del vostro fratello, che, da persecutore della vostra santità, divenne emulatore delle vostre virtù, otteneteci dal Signore la grazia di conservarci sempre fedeli nello stato della giustizia, affine di potere nell’altra vita, essere rivestiti di quella gloria che sarà la porzione dei Santi per tutta quanta l’eternità.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.