Recita con amore la novena a San Bernardino da Siena
†Nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo.Amen
I. Ammirabile s. Bernardino, che fatto orfano della madre in età di tre anni, e del padre in età di sei, e affidato alla direzione della virtuosissima vostra zia materna, approfittaste sì bene dei suoi documenti e dei suoi esempi da fare vostra delizia il servire alle sacre funzioni, 1’addobbare gli altari, e il ripetere privatamente i sacri sermoni nelle pubbliche chiese ascoltati, ottenete a noi tutti la grazia di secondar così bene i suggerimenti di chi ne dirige in nome di Dio, da sempre più avanzarci nella pietà quanto più cresciamo negli anni.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
II. Ammirabile s. Bernardino, che trasferito per opera dei zii paterni da Massa a Siena nell’età di 12 anni per compiervi la carriera degli studi, mentre facevate sì rapidi progressi e nelle lettere e nelle scienze da diventare l’ammirazione del vostro secolo, vi portaste ancora tanto innanzi nella pietà da digiunare tre volte la settimana, portar ogni giorno il cilicio, dormir sul nudo terreno, e disciplinarvi con fasci di ortiche, cosicché la sola vostra presenza o determinava al silenzio, o faceva cambiare il discorso ai giovani più libertini, impetrate a noi tutti la grazia di essere sempre così pii, così penitenti da guadagnare col nostro esempio alla cristiana pietà chiunque cammina la via della mondana dissipazione e della perdizione sempiterna.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
III. Ammirabile s. Bernardino, che, arruolato nell’eta di diciassette anni alla divota confraternita dei Disciplinati nello Spedale della Scala in Siena, faceste vostra delizia di consacrare i giorni e lo notti al servizio dei poveri infermi, e benchè morissero a truppe in tempo d’orribile pestilenza, meritaste di essere preservato dal dominante contagio e incoraggiare col vostro esempio un infinito numero di persone che si recavano a gloria il camminare sulle vostre orme, affrontando tutti i pericoli per consolare i languenti fratelli, ottenete a noi tutti la grazia di essere sempre solleciti di prestarci al sussidio dei nostri prossimi, onde meritarci specialissima la benedizione di Dio, che reputa fatto a sè stesso quanto in suo nome si presta ai più piccoli di lui servi.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
IV. Ammirabile s. Bernardino, che, aggregato nell’età di ventidue anni ai Religiosi della più stretta Osservanza di s. Francesco, diveniste subito il modello dei più provetti, non amando che il ritiro e la preghiera, la obbedienza o la mortificazione, e soffrendo sempre in pace i disprezzi dei parenti che non cessavano di censurare la santa vostra risoluzione; poi, destinato banditore della santa divina parola, percorreste tutta l’Italia con sì meraviglioso successo da riformare in brev’ora il mal costume dominante in ogni terra, ottenete a noi tutti la grazia di cercar sempre nella pratica della penitenza o nell’adempimento dei nostri doveri la santificazione dell’anima nostra o 1’edificazione dei nostri prossimi, senza sgomentarci giammai per le persecuzioni che fosse per muoverci il mondo sempre corrotto e corrompitore.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
V. Ammirabile s. Bernardino, che, nato per voto speciale fatto alla santissima Vergine dai vostri piissimi genitori, e favorito della bella sorte di venire alla luce nel giorno sacro alla sua Natività, e poi di vestir l’abito religioso, di professare la Regola di san Francesco, e di celebrare la prima messa nella stessa solennissima festività, le foste sempre così devoto dalla età la più tenera fino alla morte, da non lasciar passar giorno senza visitarla ne’ suoi altari e specialmente nella sua immagine esposta fuori di Siena, e quindi inculcarne con mirabile esito la divozione a tutti i fedeli, vi vedeste poi così bene rimeritato da ottener con breve preghiera sciolta la lingua già balbuziente, e grata e sonora la voce già difettosa, ottenete a noi tutti la grazia di professar sempre a Maria una divozione sì tenera e sì costante, da poterci promettere 1’esaudimento di tutte le nostre preghiere ogni qualvolta facciamo a Lei ricorso.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
VI. Ammirabile s. Bornardino, che, mandato dai vostri Superiori ed evangelizzare la torre dell’Oriente, poi richiamato a santificare i paesi centrali dell’Europa, moltiplicaste all’infinito i seguaci della cristiana pietà, diffondeste da per tutto la divozione al Nome SS. di Gesù, mostrandolo sempre effigiato in piissimo quadro, ripetendolo sempre opportunamente in tutti i vostri sermoni, in tutte le vostre preghiere, o sfavillando di fuoco divino, e versando lagrime di tenerezza ogni qualvolta da voi si trattavano le consacrate specie all’Altare, ottenete a noi tutti la grazia di professar sempre specialissima divozione al Nome sempre dolcissimo del nostro divin Salvatore, dacchè in questo solo dobbiamo sperare la remissione della colpa, la conservazione della grazia, il conseguimento della gloria e ogni consolazione, ogni bene nel presente secolo e nel futuro.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
VII. Ammirabile s. Bernardino, che, dopo avere trionfato delle calunnie avanzato contro di voi per lo zelo affatto nuovo con cui da voi si inculcava la divozione la più tenera al Nome santissimo di Gesù, trionfaste ancora d’ogni principio di vanità e di superbia, rifiutando costantemente gli onori delle dignità più sublimi, o specialmente i vescovadi di Genova, di Savona, di Albenga, di Ferrara, di Siena, e di Urbino, che replicatamente vi si offeriscono, ora dal Papa Martino Quinto, ora dal Pontefice Eugenio Quarto; e ciò malgrado gli inviti e le istanze che ve ne faceva il piissimo imperator Sigismondo, che vi volle compagno del suo viaggio, e assistente alla grande solennità della sua incoronazione fatta in Roma, impetrate a noi tutti la grazia di costantemente smentire colla santità della vita qualunque sinistro giudizio si potesse formare contro di noi, e di fuggire sempre a tutto potere le distinzioni e gli onori di questa terra per assicurare il conseguimento di quella parzialissima gloria che a tutti quanti i veri umili è riservata nel cielo.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
VIII. Ammirabile s. Bernardino, che col dono dei miracoli, reso in voi così famigliare da guarire gli infermi col solo tocco della vostra veste, e tragittare sul vostro mantello le acque dei fiumi presso di Mantova, uniste una scienza così estesa e così profonda, da parlare elegantemente la greca lingua davanti ai greci adunati nel Fiorentino Concilio, e indurli colla vostra eloquenza a ritornare nel seno della cattolica Chiesa, quindi sapeste sì ben riaccendere il fervore dei secoli primitivi, che, mentre al principio della vostra predicazione il Serafico Ordine non contava in Italia che venti Monasteri e duecento religiosi, al finire dalla vostra carriera potè gloriarsi di avere non meno di seimila Religiosi distribuiti in trecento conventi, ottenete a noi tutti la grazia di adoperarci con ogni sforzo alla santificazione dei nostri fratelli, onde, guadagnando alla grazia chi vive nel peccato, e rianimando il fervore in chi marcisce nella tiepidezza, possiam meritarci alla fine quella glorificazione tutta nuova che è riservata a tutti coloro che erudiranno i loro prossimi nella giustizia.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
IX. Ammirabile s. Bernardino, che, passato in età di 64 anni alla gloria dei santi nel convento di Aquila, mentre nella Vigilia dell’Ascensione (dell’anno 1444) si cantavan dai vostri Correligiosi quello evangeliche parole che formavano il vostro carattere: Padre, ho fatto conoscere agli uomini il vostro Nome, ora vengo a godere del premio che a tutti i servi fedeli tenete in ciel preparato, foste anche su questa terra glorificato per modo che, se il Papa Nicolò V vi elevò all’onor degli altari cinque anni appena dopo quello del vostro transito, il re di Francia Luigi XI accrebbe il decoro del vostro culto allegando in urna di puro argento il vostro santissimo corpo, e la divina Onnipotenza non lasciò mai di moltiplicar i prodigi sopra coloro che alla vostra intercessione ricorro con viva fede, ottenete a noi tutti la grazia di camminar sempre sulle orme dei vostri santissimi esempi, onde, dopo di avervi emulato nella fedeltà al divino servizio durante il tempo di nostra vita, partecipiamo alla pace ed al gaudio che resero invidiabile la vostra morto, e meritiamo di osservi poi compagni nel godimento di quella gloria che beatificherà l’anima ed il corpo per tutta quanta l’eternità.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.