L’anima mia è affranta e malata e Tu, Misericordia Infinita, la carezzi con l’onda del tuo infinito amore, e io, tua creatura, nasco con Te alla vita e vengo, cerva assetata, alla sorgente di ogni delizia! Vengo, perché Tu, mio Signore, mi chiami e mi attendi, non mi permetti di fuggire lontana da Te, perché la tua voce amorosa penetra nel mio cuore, ne prende possesso e riscalda del tuo fuoco il gelo, l’aridità, la freddezza, la tiepidezza di ogni intima fibra del mio essere!
Tu sei, Signore, ed io, con Te, e in Te sono la creatura nuova, che Tu chiami, per rendermi forte e temprata, perché la tua tenerezza la protegge, la difende, la salva da ogni tempesta, che l’umano vivere e convivere scatena in se stessa e intorno al suo essere, piccola molecola, nel mondo da Te voluto e creato! Amen!