Alexandrina Maria da Costa, cooperatrice salesiana, nacque a Balasar, Portogallo, il 30-03-1904. Dall’età di 20 anni visse paralizzata nel letto a causa di una mielite alla spina dorsale, conseguente ad un salto fatto a 14 anni dalla finestra di casa per salvare la sua purezza da tre uomini male intenzionati.
I Tabernacoli ed i peccatori sono la missione che Gesù le affida nel 1934 e che ci viene consegnata nelle numerosissime e ricchissime pagine del suo diario.
Nel 1935 fu la portavoce di Gesù per la richiesta della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, che sarà solennemente effettuata da Pio XII nel 1942.
Il 13 ottobre 1955 avverrà il passaggio di Alexandrina dalla vita terrena a quella del Cielo.
Attraverso Alexandrina Gesù chiede che:
“… venga ben predicata e ben propagata la devozione ai Tabernacoli, perchè per giorni e giorni le anime non Mi visitano, non Mi amano, non riparano…Non credono che Io abito là.
Voglio che si accenda nelle anime la devozione verso queste prigioni d’Amore…Sono tanti coloro che, pur entrando nelle Chiese, neppure Mi salutano e non si soffermano un momento ad adorarMi.
Io vorrei molte guardie fedeli, prostrate davanti ai Tabernacoli, per non lasciarvi accadere tanti e tanti crimini” (1934)
Durante gli ultimi 13 anni di vita, Alexandrina visse di sola Eucaristia, senza alimentarsi più. E’ l’ultima missione che Gesù le affida:
“…Faccio che tu viva solo di Me, per provare al mondo ciò che vale l’Eucaristia, e ciò che è la mia vita nelle anime: luce e salvezza per l’umanità” (1954)
Pochi mesi prima di morire la Madonna le disse:
“…Parla alle anime! Parla dell’Eucaristia! Parla loro del Rosario! Che si alimentino della carne di Cristo, della preghiera e del Mio Rosario ogni giorno!” (1955).