Recita con amore la novena a Santa Gemma Galgani
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†Nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo.Amen
Primo giorno
È nata una bambina
“Prevenuti dall’esempio e dalla preghiera comune dei genitori, i figli, anzi tutti quelli che vivono insieme nell’ambito familiare, troveranno più facilmente la strada di una formazione veramente umana della salvezza e della santità.” (Conc. Vaticano II, La Chiesa nel mondo attuale 48).
PRIMA ORAZIONE
Gemma nasce nel paesino di Borgonuovo di Camigliano – Capannori, all’ora dell’Angelus Domini del 12 marzo 1878. I suoi genitori si chiamano Enrico Galgani e Aurelia Landi. I Galgani – famiglia unita e credente – costituiscono un focolare molto felice. Il Dott. Enrico è chimico farmacista. Possiede una farmacia a Camigliano.
Gemma è battezzata con i nomi aggiunti Umberta Pia all’indomani della sua nascita, nella parrocchia di San Michele. Lo zio Maurizio scelse per lei il nome di Gemma, non molto gradito a tutti. Fu don Olivo Dinelli a sentenziare: “Speriamo che anche questa bambina sia una Gemma di paradiso”.
Anni più tardi, don Pietro Quilici, il parroco che battezzò Gemma, soleva ripetere: “Vi rendete conto di cosa significa aver avuto il privilegio di aver battezzato una santa?”
All’età di due anni, Gemma frequenta già l’asiloscuola delle sorelle Vallini a Lucca. Sin da molto piccola, appariva come “privilegiata da Dio”. Le sorelle Vallini dicevano di lei: “Sin dai due anni dimostrava un’intelligenza talmente precoce che sembrava si fosse sviluppato già in lei l’uso della ragione”.
Nella casa dei Galgani si vivono la fede, la felicità e la gioia. Il dott. Enrico prediligeva la sua Gemma in modo non nascosto. “Il babbo assecondava tutti i miei desideri. Durante la mia grave malattia, lo vidi piangere molte volte”. La signora Aurelia, la mamma, insegnò a sua figlia a credere e a pregare… “Ancora, mamma, ancora. Parlami ancora di Gesù”, le diceva la fanciulla. “Mia mamma”, scriveva Gemma più tardi, “è stata colei che da piccola mi ha fatto desiderare il paradiso…”.
Il 26 maggio 1885 Gemma riceve il sacramento della Cresima. In quell’occasione Dio chiede da lei un grande sacrificio: sua madre morirà presto.
Frequenta ora la scuola delle religiose Zitine. È ancora molto bambina. Esse la preparano con molta cura per la prima comunione. “Datemi Gesù”, diceva, “vedrete che divento più brava”. Fece il ritiro spirituale dalle suore. In quel ritiro fu particolarmente colpita da queste parole del predicatore, don Raffaele Cianetti: “Chi si ciba di Gesù deve vivere la sua stessa vita”.
Gemma si comunicò per la prima volta domenica 19 giugno 1887… “Mi sento incapace di descrivere l’esperienza del mio primo incontro con Gesù. Quel giorno capii che le delizie del cielo non sono come quelle della terra”.
L’ambiente familiare sano, la formazione cristiana della scuola, i tre sacramenti ricevuti nella sua infanzia, segnarono per sempre l’anima e la vita di Gemma.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
• Nella vita ciò che alle volte chiamiamo “essere o non essere fortunati” è parola vana. Esiste la vita come un dono di Dio, un amore col quale Dio sceglie, ama ed è sempre presente in ciascuno.
• L’albero si conosce dai frutti. Famiglie credenti e praticanti, come quella di santa Gemma, danno sempre i migliori frutti. La famiglia è la prima e principale scuola della vita e della fede.
PREGHIERA DEI FEDELI
Santa Gemma visse la sua fede come una amicizia e un incontro gioioso con il Signore sin da piccola. Perchè tutti i bambini trovino nelle loro case il clima propizio di cui hanno bisogno per vivere la fede, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
I genitori di santa Gemma assunsero l’educazione cristiana dei loro figli come occupazione e preoccupazione fondamentale. Perché tutti i genitori credenti prendano sul serio in prima persona la formazione e l’impegno cristiano dei propri figli, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Sin da molto piccola, santa Gemma già conosce e riflette sulla vita e la passione del Signore. Perché anche noi dedichiamo qualche momento ogni giorno a conoscere e approfondire il mistero della vita, morte e risurrezione di Gesù, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore, per tua predilezione santa Gemma visse da molto piccola una vita angelica. Nella sua famiglia cristiana trovò l’aiuto migliore e il clima adeguato per lo sviluppo della grazia sacramentale e per conoscere e amare Gesù. Aiutaci a valorizzare la famiglia come il primo santuario dove si vivono la fede, la speranza e l’amore.
Che la mia famiglia sia come quella di Gesù di Nazaret. Come la famiglia di santa Gemma. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria.)
Secondo giorno
Una famiglia con problemi
“Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Benedetto sia il nome del Signore… Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare anche il male?… Non ha forse un duro lavoro l’uomo sulla terra… Beato l’uomo che Dio corregge… poiché egli ferisce ma le sue mani guariscono” (Gb 1,21. 2,10. 7,1. 5,17).
PRIMA ORAZIONE
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Enrico Galgani e Aurelia Landi, i genitori di santa Gemma, avevano unito i loro destini e le loro vite il 25 maggio 1868. Costituirono un matrimonio credente e felice dal quale nacquero otto figli. Gemma fu il quarto virgulto. Dopo non molto che era nata la bimba, fanno trasloco a Lucca, in cerca di possibilità di una migliore formazione per i figli. Preoccupazione fondamentale dei Galgani è la formazione cristiana dei figlioli.
Ma non si attarda il dolore nel bussare alle porte di quella famiglia. Con le malattie si accumulano i debiti. Il negozio, la farmacia, va in fallimento. La signora Aurelia muore il 17 settembre 1886, dopo aver sopportato per cinque anni una grave affezione polmonare. Nel 1894 muore Gino, il fratello preferito di Gemma, all’età di 18 anni. “Durante la sua malattia non voleva che io mi staccassi da lui”, scrive. Gemma, ancora così bambina, pronuncia sempre il suo sì incondizionato a Gesù. L’11 novembre 1897 muore Enrico, il babbo, di un tumore alla gola. “Vedere il babbo così rassegnato a morire mi diede una forza sì grande che sopportai quella disgrazia con abbastanza serenità”.
I creditori si precipitarono sulla casa dei Galgani, impadronendosi persino delle ultime masserizie. Gemma, tremando ancora davanti al ricordo di quella scena disumana, farà più tardi questa confidenza: “Arrivarono persino a estrarmi dalle tasche le cinque o sei monete, appena qualche soldo, che io portavo con me”.
Gemma è sola nella vita. Spogliata dei sui affetti più cari. Totalmente sola, distaccata da tutto, ma nelle braccia del Signore, il quale, ancora bambina, è già abituata a contemplare sulla Croce e a chiamarlo con amore e fiducia Padre.
I problemi di una famiglia non poterono nemmeno scivolare senza lasciare un’impronta profonda nell’anima di Gemma.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
• Prima o poi arrivano i problemi; anche le famiglie soffrono. Con divina sapienza ce l’ha detto già Gesù: “Chi non porta la sua croce ogni giorno dietro di me non è degno di essere mio discepolo”.
• È normale che in una famiglia sorgano delle difficoltà di ogni sorta. L’unione familiare, l’unità nei momenti difficili è garanzia di successo davanti a qualunque difficoltà.
• I bambini colgono e vivono, come ha fatto santa Gemma, i problemi che li circondano. I dolori fisici e i problemi morali. È necessario attorno ai bambini un clima e un ambiente sano e prepararli per affrontare dopo con senso cristiano il dolore e le difficoltà della vita.
PREGHIERA DEI FEDELI
I genitori di santa Gemma affrontarono con fede di veri credenti perfino i problemi più gravi: il fallimento economico, la malattia e la morte. Perché confidiamo sempre, in mezzo a qualsiasi difficoltà, nella promessa di Gesù: “Io sarò sempre con voi”. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma rimase sola nella vita, essendo ancora molto piccola. Per i bambini che sono soli, per gli orfani, per i bambini abbandonati dai genitori, per coloro che vivono affettivamente soli, pur vivendo nelle loro case. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
I genitori di santa Gemma insegnarono ai loro figli a ricorrere al Signore con amore e fiducia in qualunque difficoltà. Perché i genitori e maestri insegnino sempre ai bambini a credere e confidare sempre nel Signore. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore, tu hai vissuto sin da bambino una vita come la nostra,
nella abnegazione e nella povertà, nella semplicità di Nazaret. Quando sei arrivato nella nostra terra non hai avuto un luogo adeguato dove nascere e ti hanno dato soltanto una croce dove morire. Santa Gemma, che tu hai scelto per riprodurre la tua vita e per dare al mondo una straordinaria testimonianza, ti offri con amore sincero il dolore che ebbe a soffrire sin dall’infanzia.
Fa che io sappia offrirti generosamente ogni sorta di difficoltà che possa sopraggiungere a me o ai miei.
Che io sappia insegnar loro a fidarsi sempre di te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria).
Terzo giorno
La vita in famiglia
La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità. (Rm 12, 9-13).
PRIMA ORAZIONE
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Divenuta orfana, Gemma rimase veramente sola di fronte a tutti i pericoli. Suo fratello seminarista Gino morì anche lui. Durante la malattia dei genitori visse per qualche tempo in “casa estranea” e, dopo la loro morte, dalle zie Carolina, Elena ed Elisa. Finalmente, e fino alla sua morte, nella casa dei coniugi Matteo e Giustina Giannini, una coppia eccezionale. Della sorella del sig. Matteo, la signora Cecilia, Gemma scrisse: “Ho provato per lei amore di madre, poiché da tale l’ho sempre ritenuta”. Riguardo a Gemma la signora Cecilia lasciò questa testimonianza: “Posso giurare che nei tre anni e otto mesi che Gemma è vissuta da noi, giammai ci ha causato il più piccolo disturbo né ho osservato in lei il più piccolo difetto.”
Gemma rimase sola nella vita ma divenne per lei realtà la parola di Gesù: “Io sarò sempre con voi”, e la promessa del Signore: “chi mi ama, il Padre mio lo amerà e vivremo in lui”. Per questo scriveva: “Vivo contenta. Gesù è nel mio cuore”.
Dai Giannini Gemma, esperta in tutto, ricama, tesse, fa le pulizie della casa, aiuta nella cucina e dà una mano ai bambini nei loro compiti scolastici. È anche una diligente e gentile infermiera.
Gemma e la signora Cecilia formano un duo ideale. Tutti i giorni vanno insieme a messa, assieme visitano il Santissimo, insieme pregano la sera. La casa di “zia” Cecilia fu lo scenario delle più grandi meraviglie della vita di Gemma: preghiera, penitenza, estasi, impressione delle piaghe del Signore, dialogo con Gesù sulla croce, con il suo angelo custode, con il giovane santo passionista Gabriele dell’Addolorata. Da questa casa scrive le lettere al suo direttore spirituale, padre Germano, e va nella chiesa di S. Michele a confessarsi dal suo confessore mons. Giovanni Volpi. In questa casa, vero santuario familiare, vive Gemma una vita molto attiva, solidale con tutti, preoccupata sempre dei più bisognosi e in dolce e costante familiarità con il Signore. Qui trascorre gli ultimi anni della sua esistenza terrena e sopporta con serena rassegnazione, senza mai perdere la pace del cuore, la sua croce di tutti i giorni: non poter raggiungere per la sua salute cagionevole il suo anelito di essere religiosa passionista.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
• La famiglia Giannini accolse Gemma orfana e sola come una figlia. L’ospitalità, il saper accogliere e valutare gli altri come fratelli, come figli di Dio deve essere virtù caratteristica del cristiano.
• La dedizione ai lavori e alle faccende domestiche in maniera intensa non impedirono la vita di preghiera di santa Gemma, il suo rapporto con il Signore. Azione e contemplazione debbono andare sempre insieme in ogni vero discepolo di Gesù.
PREGHIERA DEI FEDELI
Santa Gemma ha avuto nella mente e nel cuore il Signore che ci ama e accompagna sempre. Signore, che io scopra la tua presenza e la tua compagnia nella natura e nei fratelli. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma fu accolta come figlia da una famiglia veramente cristiana.
Signore, che io sappia accogliere, comprendere e aiutare i fratelli bisognosi. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma fu un vero modello di donna attiva, preoccupata per gli altri, per i più bisognosi, senza mai lasciare da parte il suo amore incondizionato a Dio.
Signore, fa che anch’io sappia dedicarmi al mio lavoro, ai miei doveri familiari e professionali, senza dimenticarti. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore, sento nel mio cuore una intensa gioia nel vedere santa Gemma che alterna lavoro e preghiera senza vivere in un convento e con la più grande naturalezza. Il suo esempio mi dice che anch’io posso raggiungere la santità a casa mia, nel mio lavoro, nella mia vita di rapporti familiari e sociali. Aiutami, Signore, affinché, senza cessare di guadagnare il pane con il sudore della mia fronte, io non dimentichi mai che ascoltare te, parlare con te, è sempre la cosa più necessaria per essere fedele al mio impegno cristiano. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria).
Quarto giorno
Alla scuola dell’amore
“Vi ho chiamati amici, perché tutto quello che ho udito dal Padre mio ve l’ho fatto conoscere.” (Gv 15, 15) “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo.” (Gv 21, 17)
L’amore è una realtà presente in tutte le vite. Nella giovinezza in modo molto particolare. Tutto quello che facciamo lo facciamo per amore di qualcosa o di qualcuno. h’ha detto Gesù: “il tuo cuore è là dove è ciò che ami”.
PRIMA ORAZIONE
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Gemma era una giovane nata per amare. Suor Gesualda, una religiosa che ne scrisse la biografia, così la presenta: “Gemma era di statura mezzana, gentile, attraente. Dai tratti delicati. Occhi grandi, luminosi.
Sorriso affascinante. Viso pieno di dolcezza e leggermente roseo. Era inoltre molto simpatica.”
Quei tratti fisici e l’irresistibile fascino della sua personalità eccezionale attirarono su Gemma gli sguardi interessati di alcuni giovani e l’attenzione di non pochi a Lucca. Lei lo sapeva. Ma questi sguardi su di lei non furono mai in grado di deviare il suo dall’oggetto unico del suo amore: Gesù. “Sono tutta e solo di Gesù”. “Tutti i miei aneliti, tutti i miei affetti saranno per te, Signore”, ripeteva.
A diciotto anni consacra a Dio il suo cuore e la sua vita mediante il voto di castità. Lungo la sua giovane esistenza Gemma non smise mai di frequentare neanche un solo giorno, quasi neppure un solo momento la scuola dell’amore.
Tra lei e Gesù c’è un rapporto manifestato in parole, in affetti, che ricorda il linguaggio del Cantico dei Cantici. Quella intimità spontanea, semplice e candida è una cosa molto caratteristica nella vita di Gemma. Una cosa che non si può considerare con criteri razionali normali. E’ molto al di sopra di tutto il razionale. Rientra nell’esclusivo ambito dei “voleri di Dio”.
L’amore unisce, vivifica e trasforma… L’amore ardente verso Gesù trasformò la vita di Gemma in una vita sullo stile di quella di Gesù inchiodato alla croce.
In una vita solidale con i sofferenti del mondo, i poveri, i peccatori. Malata, nel mezzo di sofferenze atroci, Gemma ripete: “Salvali, Signore; salva tutti i peccatori… Giunga presto e si estenda dappertutto il santo Regno dell’Amore di Gesù”.
Gemma consegnò la sua vita, in piena gioventù, all’Amore Assoluto. La sua vocazione è decisa. Sarà, con e come Gesù, vittima per la salvezza del mondo.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
• La gioventù è un tesoro. Ogni giovane ha l’obbligo di valutare e curare la propria giovinezza. Giovani e adulti hanno l’obbligo di apprezzare per quello che vale e di aiutare per quanto può lo sviluppo e il progresso dei giovani.
• Nella giovinezza, normalmente, uno discerne e decide la sua vocazione per tutta la vita. L’importante decidere, come santa Gemma, in modo disinteressato, seguendo generosamente la via dell’Amore per la quale Dio chiama ciascuno.
PREGHIERA DEI FEDELI
Santa Gemma seppe amare i veri, non i falsi, amori che la vita offre. Signore, né il mio egoismo né le mie passioni né nessuna realtà temporale mi impediscano mai di amare te sopra ogni cosa. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma amò la vita e tutti i valori che la vita racchiude, ma amò soprattutto il Signore al quale consegnò il cuore e la vita. Signore, senza disprezzare nessuna realtà creata, io ami soprattutto te, autore della creazione e di ogni bene. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma trattò sempre Gesù con la familiarità e la confidenza che dà il vero amore. Signore, nella mia preghiera io ti tratti sempre con amore e confidenza di figlio, di vero amico. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore, la gioventù, l’amore, la donazione incondizionata di santa Gemma mi portano ad analizzare la mia vita e la qualità del mio amore cristiano. Veramente io amo di più me che te, i miei interessi più degli interessi del tuo regno di amore. Aiutami, Signore, perché né la vita né la morte, né il passato né l’avvenire, né nessun’altra realtà creata mi separino mai da te, che sei il mio Signore e il mio Padre, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. (Si può recitare anche un Pater, Ave, Gloria).
Quinto giorno
Sacramento “dell’infinita letizia”
“Io sono il Pane vivo disceso dal cielo. Chi mangia di questo Pane vivrà in eterno. Il Pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv G, 51)
Il vivere cristiano non esclude l’amore. Ne ha bisogno. L’amore cristiano procede da Dio e conduce a Dio, che è amore. L’amore cristiano nasce dalla Croce e si nutre, soprattutto, nell’Eucaristia. Eucaristia è Dio stesso “che ama l’uomo sino all’estremo”. Dio stesso fattosi cibo e vita dell’uomo. L’Eucaristia contiene ciò che Gesù ha detto: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Colui che mangia la mia carne e beve il mio sangue è in me e io in lui” (Gv 6, 53). E ciò che Gesù ha fatto: “Prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede dicendo: Prendete e mangiatene, questo è il mio corpo.
Prendendo il calice e rendendo grazie lo diede loro dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, che sarà versato per la remissione dei peccati” (Mt 26, 26).
PRIMA ORAZIONE
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Santa Gemma fece la sua prima comunione il 19 giugno 1887. Quello fu per lei un giorno di “infinita letizia”. I proponimenti della prima comunione configurarono poi tutta la sua vita. Quel giorno scrisse: “Oggi ho capito che le delizie del cielo non sono come quelle della terra”.
I giorni, le ore, la vita e l’amore di Gemma giravano attorno all’Eucaristia. Tutti i giorni va a messa con la signora Cecilia. Quotidianamente visita il Santissimo nella chiesa vicina della Rosa, a San Michele o a San Martino. Si comunicava due o tre volte alla settimana, o anche tutti i giorni quando le era permesso. La signora Cecilia ha lasciato detto: “La comunione era tutto per lei”.
In una delle sue estasi diceva al Signore: “Signore mio Gesù, quando la carne tua si comunicherà alla mia, fammi sentire la tua Passione”.
Al suo direttore spirituale, padre Germano, scrisse: “Tutte le mattine mi sto comunicando. Questo è la mia maggior consolazione. Sento un vero bisogno di essere irrobustita da questo cibo che mi dà il buon Gesù”.
Santa Gemma visse e assimilò in profondità l’Eucaristia, sacramento e mistero. Capì la vita come un dono incondizionato all’Amore. Amore e Eucaristia furono un’unica realtà nella sua vita. Così si realizzò in lei il miracolo di una vita nella quale il dolore non spense mai l’Amore.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
• L’amore vero è insaziabile. Sempre richiede di più. L’Eucaristia è l’unico cibo capace di appagare pienamente la fame e la sete di amore che l’uomo ha. La vita di santa Gemma lo mette in evidenza.
• La messa, la comunione, l’eucaristia sono per trasformare la vita. Per orientarla verso i valori e le mète trascendentali. E per aiutarci a trasformare la vita degli altri ad essere apostoli. “Dove c’è odio metta io amore, dove c’è disperazione metta io speranza” (S. Francesco).
PREGHIERA DEI FEDELI
Santa Gemma meditava assiduamente le parole e l’amore di Gesù nell’Eucaristia. Signore, fammi stare attento alle tue parole, perché anch’io viva in profondità il mistero dell’Eucaristia. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma ritenne l’Eucaristia la più grande meraviglia e il più prezioso regalo del cielo. Signore, fammi apprezzare la mia Eucaristia quotidiana o settimanale, come il grande mezzo per crescere nell’amore e nella fedeltà a te. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma appagò nell’Eucaristia le sue ansie di amore e di fedeltà. Signore, che l’Eucaristia fortifichi la mia debolezza, stimoli la mia speranza, accresca in me l’amore sincero. Preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore Gesù, Pane vivo disceso dal cielo, che hai voluto essere Eucaristia, cibo e vita dei credenti. fa’ che io sappia valutare, ringraziare e ricevere il tuo Corpo, il tuo Sangue e la tua Parola come santa Gemma. Che l’Eucaristia mi aiuti a formare i miei criteri, rinforzare la mia volontà, orientare le mie passioni e i miei atteggiamenti, come aiutò lei.
Che la partecipazione eucaristica mi aiuti sempre, Signore, per avere in me la vita eterna. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria).
Sesto giorno
“Soffrire di un soffrire dolce”
“Quando io sarò innalzato da terra attirerò tutti a me” (Gv 12, 32)
“Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (Gal 2, 19s)
“Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.” (Gal 6, 14)
PRIMA ORAZIONE
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Su Gemma si caricarono le croci più pesanti: orfanezza, povertà, malattia, dolore. E, in modo mistico ma molto reale, quelle stesse croci che sopportò Gesù: solitudine interiore, sudore di sangue, piaghe sanguinanti nelle mani e nel costato, abbandono da Dio Padre. Dio scelse Gemma perché fosse, dietro Gesù, vittima per i peccati del mondo.
Gemma assimilò il mistero e la realtà della croce di Gesù accettando con amore le croci della propria vita nel modo più perfetto che è possibile per una creatura.
Gemma né temette né respinse mai la croce. La apprezzò e la abbracciò. Sin da piccola, il mistero di Gesù che muore sulla croce fece colpo su di lei in modo profondissimo. “Voglio amarlo e amarlo fino al sacrificio… Dopo aver visto Gesù è nato in me un grande desiderio di patire qualcosa per lui, vedendo ciò che egli aveva patito per me”. “Gesù, non averne dubbio; Gemma ti seguirà fino al Calvario”.
Gemma era chiaramente consapevole della sua vocazione di vittima per i peccatori. Abbracciò il dolore con amore. Per questo soffriva con Gesù e come Gesù. Diceva: “con un soffrire dolce”.
Per Gemma, il peccato è “offesa all’Amore Supremo”. “Per redimerlo soffrì e morì lo stesso Figlio di Dio”. Prosegue: “Gesù, non abbandonare i peccatori. Voglio che li salvi tutti. Voglio che li salvi insieme a me”.
Nella sala da pranzo di casa Giannini c’era, e tuttora si conserva, un Crocifisso di grandi dimensioni. Davanti ad esso Gemma trascorre lunghe ore di meditazione e di estasi. Dimentica dei suoi dolori, pensando sempre al dolore di Gesù e alle sofferenze altrui.
“Un giorno, fissando il Crocifisso, si impadronì di me un dolore talmente grande che caddi per terra senza sensi”.
Anche in Gemma il Signore adempì la sua promessa: “innalzato da terra attirerò tutti a me”. Ed essa proclamò con la parola e lungo tutta la sua vita: “sono crocifissa con Cristo”.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
• La croce è “sapienza di Dio”. Santa Gemma imparò a scoprire il valore delle croci di tutti i giorni, apprezzando molto la morte di Gesù sulla croce. La croce di Gesù dà senso a tutti le croci, per quanto siano grandi.
• “Chi ama non soffre”. L’amore tende ad assimilare la vita e l’anima della persona amata. Per Gemma soffrire non era solo soffrire ma “vivere come ha vissuto l’amato Gesù”. Se conosci e ami davvero Gesù soffrirai meno perché amerai molto di più.
PREGHIERA DEI FEDELI
Il Signore ha detto: “Il mio giogo è soave e il mio carico leggero”. Perché, come santa Gemma, non riteniamo la croce di ogni giorno un peso insopportabile ma un mezzo per imitare Gesù e vivere accanto a lui, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Perché i malati cronici e coloro che portano le croci più pesanti, offrano i loro dolori al Signore come santa Gemma con amore e serenità cristiana, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Perché non ci lascino mai indifferenti i dolori e le croci dei nostri fratelli e imitando santa Gemma offriamo a Cristo le nostri croci per la salvezza di tutti, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore, Tu hai portato la croce fisica, la croce di legno e la croce del peccato e del dolore dell’umanità.
Tu hai scelto santa Gemma come vittima con te per i peccati del mondo.
Essa trovò nella tua croce il segreto per portare con gioia le sue molte croci e aiutare gli altri a portare le loro.
Fà che anch’io trovi nella tua croce sprone e fortezza per portare la mia croce con Te ogni giorno.
Aiutami, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. (Si può recitare anche un Pater, Ave, Gloria.)
Settimo giorno
Con Maria madre del Signore
“Maria serbava e meditava in cuor suo tutte le meraviglie che si dicevano di Gesù” (Lc 2, 19) Gesù disse al discepolo che egli amava: Ecco tua madre” (Gv 19, 27)
PRIMA ORAZIONE
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Gemma amò e incontrò anche Gesù con Maria madre del Signore, sin da piccina. La formazione ricevuta a casa, nella scuola delle religiose Zitine, fu decisiva in merito. Rimasta orfana, con precocità umana e cristiana, al di là del comune, prega la Madonna di essere sua madre, dal cielo. Tra le risoluzioni prese il giorno della sua prima comunione vi è questa: “Mi preparerò per le feste della Madonna con qualche mortificazione, e tutte le notti chiederò la benedizione alla Mamma del cielo”.
Nelle estasi di Gemma, nei suoi sfoghi con il Signore, compare frequentemente la Vergine Maria che le dice parole di sollievo e di consolazione… Nella sua autobiografia, nelle sue lettere, spiega il suo affetto filiale verso Maria in questi termini: dopo “il rapimento dei sensi… io mi trovai dinanzi alla Mamma mia celeste… La Mamma mi rivolse alcune parole… Dopo, la Mamma mia mi baciò sulla fronte”.
Gemma aveva un’idea molto chiara del ruolo primordiale di Maria nella vita di Gesù, nel mistero della Chiesa, nella conversione dei peccatori. Ed è conscia di essere lei stessa una voce insieme alle altre nel coro grandioso che lungo i secoli “proclama beata” Maria.
La relazione spirituale-familiare di Gemma con il giovane santo passionista Gabriele dell’Addolorata influisce perché questa qualifica – Addolorata – le sia particolarmente gradita ed espressiva. Forse anche la vita insieme alla croce o anche sulla croce stessa che Gemma come Maria portò…
Nella sua vita, nelle sue estasi, nelle sue lettere troviamo Gemma che prende sempre come dette a sé le parole pronunciate da Gesù sulla croce: “Ecco tua madre”, serbando e meditando in cuor suo e attuando poi nella sua vita come Maria, le lezioni apprese nel contatto assiduo e familiare al di là del comune, con il Signore.
Nei momenti difficili della sua vita c’è sempre Maria. Nel momento supremo della sua morte Gemma esclama: “Non chiedo niente. Ho offerto a Dio il sacrificio di tutto”. Nel dire queste parole fissò il suo sguardo su un’immagine della Madonna e pregò: “Madre mia, affido a te l’anima mia! Di’ a Gesù che mi usi misericordia!”SPUNTI DI RIFLESSIONE
• Santa Gemma, rimasta orfana, trovò in Maria la madre di cui ora cominciava ad avere più bisogno. Tutti siamo orfani di qualcosa o di qualcuno. Non c’è niente che Maria non possa supplire abbondantemente nella nostra vita.
• Davanti ai tuoi problemi e alle tue croci, davanti ai problemi del mondo, l’invocazione di Maria Addolorata accanto alla croce ti deve accattivare e appassionare e portarti ad essere consolazione per quanti soffrono e piangono attorno a te.
PREGHIERA DEI FEDELI
Maria esercitò un influsso decisivo sulla vita di santa Gemma. Perché a imitazione di santa Gemma abbiamo sempre Maria come madre e modello della vita cristiana, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Maria, serva del Signore, aiutò santa Gemma nella sua dedizione incondizionata a Dio. Perché anche noi siamo sinceri e generosi in tutto quello che Dio e il nostro impegno battesimale esigono da noi, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Maria, la Vergine Addolorata, sopportò con amore e fiducia il dolore di vedere Gesù morto sulla croce e tra le sue braccia. Perché a imitazione della Vergine e di santa Gemma offriamo a Dio con amore generoso la croce che è la realizzazione perseverante del dovere di ogni giorno, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore, Maria è stata l’amore più grande della tua vita qui sulla terra.
Ella, serva del Signore, rimase sempre accanto a Te, in modo particolare quando eri in croce.
Anche santa Gemma prese Maria per Madre e le affidò la sua orfanezza, i suoi dolori e i suoi più grandi amori. Che anch’io affidi a Maria i miei problemi, le mie inquietudini, senza mai stancarmi né perdermi d’animo.
Che quanti soffrono trovino in Maria, come trovasti Tu, Signore, come trovò santa Gemma, il conforto, la compagnia e l’aiuto di cui hanno bisogno. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Si può recitare anche un Pater, Ave, Gloria).
Ottavo giorno
La fine del cammino
“Desidero essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio” (Fil 1, 23)
“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho mantenuto la fede” (2 Tm 4, 7)
PRIMA ORAZIONE
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
La morte non appare mai come un’ossessione nella vita di santa Gemma. Nemmeno quando vede come si staccano, uno dopo l’altro, tutti i rami del tronco familiare… Soffre, li piange, ma poi continua a vivere intensamente la vita e l’amore. Una vita e un amore dediti incondizionatamente a Gesù.
“Io vorrei, o Gesù, che la mia voce arrivasse ai confini di tutto il mondo… chiamerei tutti i peccatori, e gli direi che entrassero tutti nel tuo cuore…”.
Questa è la vera inquietudine, la dolce ossessione di Gemma. La morte, mai. Se l’amore esclude ogni timore, Gemma, che amava tanto Gesù, che viveva già sulla terra una vita da cielo, non aveva altra paura che quella di offendere e non amare abbastanza il Signore.
L’ultimo anno della vita di Gemma – maggio 1902/aprile 1903 – fu oltremodo difficile. Il 19 agosto muore la sorella Giulia. Il 21 ottobre suo fratello Tonino. Lei stessa, dal settembre 1902, vive tra la salute e la malattia, tra la vita e la morte.
Quando arriva padre Germano, Gemma prova una gioia intensa. “Vado da Gesù, padre. Ora sì. Gesù me lo ha fatto sapere molto chiaramente. In cielo, padre, dove è Gesù. Con Gesù in cielo!”
La vita di Gemma è stato un cammino con Gesù verso il cielo. Niente più e niente meno. Adesso la morte è la fine del cammino.
Riceve i sacramenti. Alla sorella Angelina, che piange e chiede perdono, Gemma dice: “…abbiamo una sola anima da salvare. Non dimenticare mai, Angelina, che a questo punto dobbiamo arrivare tutti; anche tu. Pregherò per te perché tu sia buona. Prega anche tu”.
Subito appoggiò la testa sulla spalla della sig.ra Giustina. Tranquilla e serena spirò in quella posizione. Erano le 13.45 del sabato santo, 11 aprile 1903.
Un testimone che era presente scrisse: “Rimase bella come un angelo. Tranquilla, serena, senza perdere il suo consueto sorriso. Da lì a poco incominciò ad arrivare molta gente di ogni condizione sociale che voleva vederla, poiché era tenuta in grande venerazione.”
Appena morta, Gemma cominciò a esercitare una irresistibile attrazione. La famiglia Giannini, tutta Lucca, la pianse inconsolabile.
“Gemma di Gesù”, “la povera Gemma”, aveva compiuto il suo percorso terreno. Adesso cominciava la sua glorificazione. E Gemma cominciò, come Teresina di Lisieux, a “passare il suo cielo facendo il bene sulla terra”.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
• Lo dice la Sacra Scrittura: “Raggiunta la perfezione, in poco tempo, è come se avesse vissuto lunghi anni; perché la sua anima era grata al Signore, la trasferì da questa all’altra vita”.
• Santa Gemma non diede molta importanza alla morte. Diede molta più importanza alla vita. Vivere la vita nel bene, la verità, il distacco: è questa la cosa veramente importante.
PREGHIERA DEI FEDELI
Dio dice: “Chi crede in me non morirà…” Perché crediamo fermamente in questa parola del Signore come vi credeva santa Gemma, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma non ebbe paura della morte, perché seppe dare vero senso alla sua vita. Perché anche noi apprezziamo e approfittiamo del tempo e della vita per fare il bene, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Dio promise un’eternità felice a coloro che lo amano e lo servono. Santa Gemma vive quella vita felice con Dio per sempre. Perché Dio conceda il perdono, la pace e la felicità del suo Regno ai nostri che sono già morti, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore Gesù, Tu hai detto: “il chicco di grano deve morire per portare frutto”, e: “chi vive credendo in me anche se muore vivrà in eterno”.
Io credo fermamente nella tua risurrezione, credo altresì che risorgerò quando morirò. La vita e la morte di santa Gemma mi fanno capire meglio il senso e il valore della mia vita e della mia morte.
Aiutami, Signore, a dare senso alla mia vita Perché, come santa Gemma, possa comprendere il senso della morte e la vita eterna che tu mi hai promesso. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria).
Nono giorno
“Il cielo, dove è Gesù”
“Nella casa di mio Padre ci sono molte dimore… io vado a preparare un posto per voi” (Cv 14, 2)
“Né occhio vide né orecchio udì né mai entrò in cuore di uomo, ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano” (1 Cor 2, 9)
PRIMA ORAZIONE
O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)
Il cielo non è una parola facile per appagare cuori piccoli o per consolare nei dolori più grandi. Gemma manifesta ad ogni passo nei suoi scritti desideri incontenibili di “volare in cielo”. “Dal momento in cui mia mamma mi ispirò il desiderio di andare in paradiso, l’ho conservato molto vivo”. “Avrei preferito vedermi libera dal corpo e volare in cielo”. “Chiesi a mia Madre, la Madonna, di portarmi in paradiso…”
Nonostante le sue malattie e i costanti dolori la vita di Gemma è già sulla terra una vita da cielo. In lei si realizza ciò che ha detto il Signore: “dov’è il tuo tesoro là sarà anche il tuo cuore”. E l’unico tesoro di Gemma sulla terra era Gesù.
Quattordici giorni dopo la morte di Gemma, in presenza di padre Germano, esumarono le sue spoglie. Si estrasse il cuore, che apparve fresco, flessibile, rossiccio, intriso di sangue, come se battesse ancora. Gli specialisti e i testimoni rimasero sbalorditi.
Gemma fu seppellita momentaneamente nel cimitero di Lucca. Sulla sua tomba si eresse in seguito un modesto monumento con questa iscrizione redatta da padre Germano: “Gemma Galgani, vergine di Lucca, innocentissima, che a venticinque anni, consunta dalle fiamme dell’Amore divino, più che dalla malattia, il dì 11 aprile 1903, vigilia di Pasqua di risurrezione, volò in cielo per unirsi al suo celeste Sposo. Riposa in pace, anima incantevole, in compagnia degli angeli!”
Gemma aveva ascoltato in vita la voce interiore di Gesù che le disse: “Sarai santa, farai miracoli… Rassicura il tuo direttore che sono io, Gesù, chi ti parla”.
Il suo sepolcro divenne subito meta di pellegrinaggi. Da tutti gli angoli del mondo incominciarono ad arrivare testimonianze di riconoscimento per i favori ottenuti. Gli uomini di Chiesa cominciarono ad interessarsi per la causa di canonizzazione della “povera Gemma”. La prima biografia, scritta da padre Germano, a soli quattro anni della sua morte, ottenne una mirabile risonanza. Fu tradotta in diverse lingue in un tempo record. La pubblicazione delle Lettere e Estasi ebbe un simile successo.
Oggi il mondo è testimone di quella missione provvidenziale di Gemma nella Chiesa, dal cielo. Una missione silenziosa, permanente, che fa ritrovare la pace e cambiare la vita a innumerevoli fratelli peccatori, abbagliati dalla vita, traboccante di amore e di dolore, della “povera Gemma”.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
• Il cielo non è un luogo. È uno stato dell’anima. Il cielo è Dio con me e io con Lui, per sempre. Santa Gemma vive questa realtà e questa gioia.
• La vita cristiana è “esperienza viva di Dio”. Qualche genere di esperienza e di cielo si può avere – come ebbe santa Gemma – già sulla terra.
• I miracoli sono segni della presenza e dell’agire di Dio. Non sono i miracoli la cosa più importante nella vita e nella storia di santa Gemma. La cosa veramente importante è la sua stessa vita, la sua testimonianza di fede e di amore a Gesù.
PREGHIERA DEI FEDELI
Santa Gemma ha compiuto e compie tuttora molti miracoli. Perché essa interceda presso il Signore per l’intenzione particolare di tutti e di ciascuno di noi, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma morì giovane, vittima di una malattia allora inguaribile. Per tutti i malati, perché il Signore conceda loro la salute e il benessere e perché imitando santa Gemma nella pazienza cristiana condividano con lei un giorno la gloria del cielo, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Santa Gemma fu in vita ed è ora in cielo “amica del Signore”. Perché anche noi viviamo la vita cristiana come una vita di intimità con Cristo, che inizia qui nella terra e si perfeziona in cielo, preghiamo.
Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.
PREGHIERA FINALE
Signore, io non posso capire adesso come è il cielo che mi hai promesso, ma credo fermamente che tu hai un premio, un cielo, per coloro che ti servono e ti amano. Credo che il cielo è la tua casa, la casa del Padre, dove ci sono “molte dimore” per noi, tuoi figli.
Signore, che io raggiunga un giorno il tuo cielo, il tuo regno, con santa Gemma.
Non per i miei meriti ma per i tuoi e per la sua intercessione. Amen. (Si può recitare anche un Pater, Ave, Gloria).