“Nessuno ha un’amore più grande, di dare la propria vita per gli amici” questo è l’incipit di uno dei canti più frequenti che animano le liturgie.
Quanto è difficile? Tantissimo.
‘Se amate coloro che vi amano che merito ne avrete? Anche i pagani fanno così.’ Ci dice Gesù. Voler bene agli amici lo sanno fare anche coloro che non sono cristiani. Se ci accontentiamo di amare così è troppo poco.
Noi cristiani dobbiamo testimoniare l’amore vicendevole. Questa testimonianza però non deve essere solo esteriore, apparente, ma vera. Noi dobbiamo amare l’altro, chiunque esso sia e questo amore deve essere concreto.
L’amore ha caratteristiche serie, impegnative che tutti, religiosi, sacerdoti, sposi devono tenere conto nelle relazioni con l’altro, qualunque esso sia. Ciò deve avvenire senza riserve, in modo disinteressato e come?
Impariamo a perdonare
Imparando ad accettare proprio l’altro, quell’altro che ci ha fatto uno sgarbo, con i suoi difetti sapendo che tutti abbiamo dei limiti che si possono superare restando in ascolto delle necessità dell’altro e imparando soprattutto a Perdonare. E’ questa la forza del Cristiano saper perdonare e impegnarsi a saperlo fare. Amare è rinunciare a se stessi per donarsi agli altri. Solo se si ama così saremo pervasi da una profonda gioia, la gioia di chi sa che Dio opera in Lui e attraverso Lui, la gioia di chi vede già le realtà eterne in questa vita, la gioia di chi già riceve oggi il centuplo promesso da Gesù.
Caterina La Banca