Oggi 22 Maggio si festeggia e si supplica Santa Rita da Cascia, la Santa dei casi impossibili
Accendi una candela nella cappellina virtuale di Santa rita da Cascia
Breve storia di Santa Rita da Cascia
Nacque a Roccaporena nel 1381 e morì a Cascia il 22 maggio del 1457.Fu una religiosa italiana che venne beatificata nel 1628 da papa Urbano VIII ed in seguito, durante il Giubileo del 1900, proclamata santa da papa Leone XIII. A proposito di questa santa, non solo diversi sondaggi effettuati nel corso degli anni hanno testimoniato come la gente la pone in vetta alla lista ma, anche se ci dovessimo trovare a parlare con amici, parenti e conoscenti, troverebbe altresì una collocazione da melodia solista che riecheggia nei cuori delle persone. Sicuramente la motivazione che spinge a tenere il suo ricordo sempre vivo ed esorta nel rivolgerle preghiere e suppliche è da attribuire alle sue vicissitudini, ma soprattutto ad “un amore più grande di ogni difficoltà”.
Da Santa Rita prendiamo esempio
Santa Rita da Cascia rappresenta un esempio di vita per tutti noi, ragion per cui migliaia di fedeli devoti, non solo in Italia ma anche in varie parti del mondo, elevano a lei una moltitudine di suppliche, in particolar modo nei momenti più bui della loro vita, quando tutto appare ormai essere perduto. Non a caso, infatti, Santa Rita viene definita “l’avvocata delle cause impossibili”, proprio perché viene invocata nelle situazioni più difficili, come quella dalle quali fu attraversata la sua vita. Fin da piccola, Rita, aveva sempre manifestato un grande amore verso Dio, tale da farle desiderare ardentemente di farsi suora.
Il cammino di santità comincia presto con il matriminio
Questo, però, non le fu possibile perché, per decisione della sua famiglia, venne promessa in sposa a Paolo Ferdinando Mancini, un uomo brutale e violento, nei confronti del quale Rita non oppose mai resistenza. Come deciso, si sposarono e dalla loro unione nacquero due figli. Fin dal principio della loro convivenza, cominciarono le sofferenze; tuttavia Rita, grazie al suo tenero amore e al costante sacrificio, riusciva a trasformare il carattere brutale del marito e a renderlo più docile. Le sofferenze continuavano, alimentate anche da lutti che avvennero in famiglia finché, un giorno, il marito di Rita venne assassinato. Di lì a poco si scatenò l’odio e la collera da parte dei familiari del marito e Rita riuscì a placare la loro sete di vendetta riuscendo a renderli capaci di perdonare.
Rita prega Dio affinchè prenda i suoi figli con sè per non macchiarsi del sangue della Vendetta.
I due suoi figli, quando divennero più grandi, anch’essi avrebbero voluto rendere giustizia al padre, ma Rita invocò Dio affinché li prendesse con Sé, prima che le loro mani si sporcassero di sangue e prima che le loro anime fossero dannate. Le sue preghiere vennero ascoltate, Dio la accontentò. Rimasta sola, all’età di 30 anni, entrò, dopo svariate problematiche, nel Monastero si S. Maria Maddalena, si fece monaca, e vi rimase per 40 anni, immersa nella preghiera.
Santa Rita da Cascia riceve il dono da Gesù
Un giorno (15 anni prima di morire), mentre si trovava a pregare Gesù affinché la rendesse partecipe della sua Passione, un raggio di luce partì dal Crocifisso riflettendosi sulla fronte di lei. Una spina si staccò dalla corona che cingeva il capo di Gesù e andò a trafiggere la fronte di Rita causandole una profonda ferita che generò una insanabile piaga, che le rimase fino alla morte. Questa piaga, non solo rimase perennemente dolorante, ma esalava anche un grande fetore per cui Rita, per non infastidire le altre suore, amava rimanere in preghiera da sola. Anche in questo Dio volle accontentarla, rendendola in parte partecipe del suo patire. Quattro anni prima di morire, Rita si ammalò gravemente e, in quel periodo, ricevette l’ennesimo miracolo a dimostrazione di quanto a Gesù fosse caro il suo patire per Lui. Era un inverno molto rigido e fuori il gelo e la neve ricoprivano tutto quanto.
Si manifesta la Santità di Rita
Ad una sua parente, che era venuta a farle visita, Rita chiese di passare nel suo orto di Roccaporena e cogliere una rosa e due fichi. La donna recatasi all’orto, con suo grande stupore (perché non poteva immaginare che qualcosa di fresco e fiorito avesse potuto resistere sotto il gelo), trovò la rosa e i fichi richiesti. Ancora oggi si dice che ogni qualvolta Rita interceda per un miracolo, il suo corpo emani profumo di rosa. Si pensa che la rosa rappresenti l’amore di Dio per Rita la quale, spesso, viene raffigurata con rose nelle mani, o vicino a lei, e nel giorno della sua festa, in varie chiese, vengono benedette delle rose dai sacerdoti durante la Messa. Rita si spense nella notte tra il 21 e il 22 maggio del 1457 e si racconta che in quel momento le campane del Monastero, mosse da mani invisibili, si siano messe a suonare. Migliaia sono le testimonianze dei miracoli accaduti per sua intercessione; proprio per questo è stata proclamata dal popolo di fedeli “santa dei casi impossibili” in quanto, proprio come il suo vissuto c’insegna, se ci si affida a Dio, tutto può accadere, tutto è possibile!
Dove si trova santa Rita da Cascia
I resti mortali del corpo si trovano nell’omonima Basilica a Cascia in Umbria.
SUPPLICA A SANTA RITA DA CASCIA
raccolti attorno a te in questo giorno solenne,
con cuore lieto e riconoscente,
ancora una volta ci affidiamo alla tua preghiera
che sappiamo potente presso Dio, Padre onnipotente e misericordioso.Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita
e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano,
tu che hai saputo amare e perdonare
ed essere strumento di riconciliazione e di pace,
tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso
davanti al quale impallidisce ogni altro bene,
ottieni per noi il dono della sapienza del cuore
che insegna a percorrere la via del Vangelo.Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani,
a quanti sono segnati dalla malattia,
dalla sofferenza e dalla solitudine,
ai tuoi fratelli e sorelle agostiniani,
ai devoti che a te si affidano con speranza.Chiedi per tutti la grazia del Signore,
la fortezza e la consolazione dello Spirito,
la forza nella prova e la coerenza nelle azioni,
la perseveranza nella fede e nelle opere buone,
perché possiamo testimoniare davanti al mondo, in ogni circostanza,
la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita,
fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno,
saremo accolti nella casa del Padre,
dove insieme con te canteremo la sua lode
per i secoli eterni.Amen
Leggi la novena a Santa Rita da Cascia